Giulia Bulgini / Il Resto del Carlino (Macerata)

Non si tratta del solito reportage. Né del tentativo di produrre un documentario. Dietro il lavoro, presentato ieri nella sala consiliare della Provincia, c'è un progetto di 15 ragazzi che, attraverso tecniche raffinate e interviste narrative, sono riusciti a fabbricare un vero e proprio prodotto cinematografico. Un film, insomma. Fatto da giovani e che parla di giovani. “L'amorosa visione. Cultura e professioni: percorsi giovani di incontro e di abbandono”: è questo il titolo del progetto di ricerca e documentazione sociale promosso dall'Istituto regionale di ricerca educativa con la collaborazione della Provincia, da cui tutto è partito.
«Si tratta di un'iniziativa di video ricerca – spiega Carla Monachesi, assessore provinciale alla Formazione professionale – che ha dato risultati sorprendenti. Vi hanno partecipato studenti delle Superiori, dell'Università e dell'Accademia che hanno saputo far emergere, attraverso interviste a loro coetanei (tra i 18 e i 30 anni), stereotipi giovanili del presente, di straordinaria efficacia». Il mondo giovanile, dunque, fotografato con gli occhi dei giovani. Ma non è tutto: «Il progetto ha messo in luce anche un nuovo modo di fare formazione – continua Monachesi – in cui i ragazzi, seppur guidati, hanno maturato una totale autonomia di gestione del lavoro, attraverso tecniche comunicative nuove».
Presente alla conferenza anche Italo Tanoni, direttore dell'Irre, il quale ha ricordato che il film verrà presentato alla stampa entro aprileù: «E' necessario diffondere questa iniziativa – ha aggiunto – sul piano dell'istruzione anche a livello nazionale, così da poter produrre esperienze sperimentali e di qualità». Entusiasta dei risultati raggiunti anche Daniele Segre, regista del film. «Da questa provincia – ha detto – arriva un messaggio importante che fa parlare dei giovani non per i tragici incidenti del sabato sera o per episodi di droga o di bullismo. Bensì per il sacrificio e per la costanza con cui si sono adoperati in questo lavoro». Nel denunciare la difficoltà dei neolaureati a trovare lavoro, l'assessore ha auspicato che l'iniziativa possa essere utile per creare nuove occasioni di occupazione.
«E' questo l'augurio che mi sento di fare a tutti questi giovani», ha concluso.